giovedì 9 giugno 2016



Dieci punti chiave

per sentirci a nostro agio mentre Parliamo in Pubblico !


  1. Concentriamoci sul coinvolgere gli altri.
  2. Mentre ci lasciamo andare e smettiamo di controllare tutto, magicamente il discorso diventa fluido e l'ansia scompare.
  3. Partiamo come se fossimo già agli applausi: proviamo la certezza di riuscirci senza se e senza ma !
  4. Attiriamo l'attenzione sulla prima persona che ci sorride, spostando gli sguardi degli altri su di lei
  5. Se vogliamo fare qualsiasi cosa, es: alzarci o toglierci la giacca,
    chiediamo il permesso
  6. Concentriamo la nostra attenzione sui contenuti, sugli argomenti il risultato sarà il nostro rilassamento
  7. Parliamo sempre di ciò che vuole chi ci ascolta, attenzione ai loro bisogni
  8. Guardiamo negli occhi ogni persona che ci ascolta, impariamo a parlare “al” pubblico anziché “in “ pubblico, ci sembrerà di parlare con pochi amici
  9. Adottiamo uno sguardo “complice” ceri che quello che stiamo dicendo è davvero importante per le persone che ci ascoltano
10. Se io sto bene mentre parlo e lo trasmetto a te raggiungeremo l'obiettivo

                                                                                              Roberta Caglio
                                                                                                                                                                                          Solocosebelle


mercoledì 4 maggio 2016

http://robertacaglio.blogspot.it/2016/05/strumenticoncreti-per-la-comunicazione.html

Strumenti concreti per la comunicazione eccellente

                Il   Silenzio

Quante volte  abbiamo sentito dire che: “Il silenzio vale più di mille parole” e, a pensarci bene, le persone da cui restiamo maggiormente affascinate, spesso sono proprio quelle che esercitano al meglio il potere del silenzio.

Il silenzio a cui mi riferisco è quello “gestito” tecnicamente attraverso l’uso delle pause, piccoli accorgimenti che producono grandi effetti.
L'uso consapevole delle pause è in grado di rendere il discorso più avvincente e l’eloquio più affascinante: questo tipo di silenzio è quello  che, nell’ ars retorica, cioè  l'Arte di “parlar bene “ , dal greco antico, arte del dire,È capace di tenerci col fiato sospeso, facendoci desiderare di ascoltare ciò che sta per arrivare. Il potere del silenzio non appartiene a tutti, infatti  lo scopo della retorica è la persuasione, intesa come approvazione della tesi dell'oratore da parte di uno specifico uditorio.

Molto spesso proprio chi si trova a parlare al cospetto di un pubblico più o meno vasto rischia di annegare in un fiume di parole, pur di non restare in silenzio, per il timore opposto di rimanere senza argomenti.
La maggior parte delle persone chiamate a parlare in pubblico ha timore del silenzio; teme quell’ intermezzo imbarazzante, durante il quale si sente spesso giudicato dal pubblico, anche se quasi sempre si tratta solo di una percezione errata dell’oratore.
Il silenzio ha in sé un potere che gli deriva dall’ uso sapiente delle pause. Essere in grado di usare il silenzio durante un discorso non accade spontaneamente. Si tratta allora di imparare una vera e propria tecnica che, una volta acquisita, potrà permettere a chiunque di gestire un discorso con assertività ed efficacia.
Colui che padroneggia il potere del silenzio è sicuro di sé, non teme il giudizio dell’altro. Si concede questa opportunità e allo stesso tempo si pone in ascolto dell’interlocutore, sia esso un pubblico di 10000 persone che a due o poco più.

Facciamo un esempio concreto e vivente : il nostro amatissimo Papa Francesco. A prescindere dall’ appartenenza ad una fede religiosa o meno, quest’uomo è stato capace di diventare il Papa di tutti, dal primo istante in cui si è presentato. Il suo sguardo carico di bontà, il suo sorriso rassicurante, il suo tono di voce caldo e amichevole, leloquio calmo e determinato,  hanno fatto di Papa  Francesco un Uomo in mezzo agli uomini.

E allora Buon...Silenzio e Buona Lettura

giovedì 31 marzo 2016

A proposito del Sorriso...

IL SORRISO....

E' sicuramente semplicistico e banale riassumere in quattro parole, quello che un unico gesto può voler significare. La credenza comune è spinta a fare del sorriso un’espressione di gioia e felicità, ma da tempo i grandi filosofi, scienziati, artisti e letterati, ci hanno dimostrato che non è così. Addirittura, analizzando lo sviluppo umano, si sono potute fare numerose deduzioni sulla dinamica evolutiva, grazie ai confronti di sorrisi di diverse specie viventi.
Fu poi Darwin che considerò queste deduzioni dal punto di vista scientifico, e anatomico, definendo quali erano i veri caratteri del sorriso.
Nell’ arte e nell’ iconografia in generale, il sorriso è sempre stato simbolo di bellezza e armonia, ci sono stati grandi artisti che hanno reso questo elemento, un vero e proprio e mistero, altri che ne hanno fatto il protagonista assoluto delle loro tele, e altri ancora ne hanno dato un’interpretazione più azzardata in una visione futurista.


IL VALORE DI UN SORRISO

Un sorriso non costa nulla e rende molto.
Arricchisce chi lo riceve,
senza impoverire chi lo dona.
Non dura che un istante,
ma il suo ricordo a volte è eterno.
Nessuno è così ricco da poterne fare a meno.
Nessuno è così povero da non poterlo donare.
Crea felicità in casa, è sostegno negli affari,
è segno sensibile dell'amicizia profonda.
Un sorriso dà riposo alla stanchezza.
Nello scoraggiamento rinnova il coraggio.
Nella tristezza è consolazione.
D'ogni pena è naturalmente rimedio.
E'un bene che non si può comprare,
prestare o rubare, poiché
esso ha valore solo nell'istante in cui si dona.
E poi se incontrerete
chi non vi dona l'atteso sorriso,
siate generosi e donategli il vostro:
perché nessuno ha tanto bisogno di un sorriso
come chi non sa regalarlo agli altri.
Madre Teresa di Calcutta.



lunedì 28 marzo 2016

IL Sorriso....

       Il sorriso


Se cercassimo la definizione 
di “sorriso” sul dizionario, troveremmo: espressione del volto umano. Tuttavia è sicuramente semplicistico e banale riassumere in quattro parole, quello che un unico gesto può voler significare.

Il tuo sorriso” 

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
Amor mio, nell'ora
più oscura
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.

         Pablo Neruda

mercoledì 16 marzo 2016

I Quadranti della Libertà 4^ Articolo

I Quadranti della Libertà 

 4^ Articolo



Puoi aver sentito parlare oppure no di Muhammad Yunus, autore di Il
Banchiere dei Poveri, ma il comitato del Nobel a Oslo , in Norvegia, ha sentito parlare di lui. Gli hanno assegnato il premio Nobel nel 2006 per il suo concetto del microcredito per gli imprenditori del terzo mondo.
“ Tutti gli individui sono imprenditori “ dice Yunus “ ma molti non hanno l'opportunità di scoprirlo.”
M. Yunus ha detto questo prima che l'economia iniziasse a regredire nel 2007 e nel 2008, e sulla scia di tutte le infauste notizie finanziarie sempre piu' persone cercano attivamente di reagire facendo esattamente ciò che dice Yunus.
Ma vi chiederete , qual'è l'attinenza con l'Occidente ...e cosa ci insegna il meritatevole e caritatevole “LAVORO “ di Yunus…
Credo che la conoscenza delle persone e dei modi in cui interagiamo sia ancora inadeguata e credo ancora che, ogni persona sia estremamente importante.
Mi spiego meglio, ciascuno di noi ha un potenziale illimitato e puo' influenzare la vita degli altri, non solo all'interno della propria comunità ma anche delle nazioni, vedi Yunus , nei limiti e oltre ai limiti della propria esistenza.
Fino a che non creeremo un contesto in cui possiamo scoprire la vastità del nostro potenziale non potremo essere ricchi e liberi.
Ricchi non solo a livello economico finanziario ma nel senso più esteso possibile, vivendo esperienze arricchenti, raggiungendo sogni in cui non crediamo piu', permettendoci di esprimere tutti noi stessi in mansioni che innalzano la nostra autostima, nelle quali sentiamo di lasciare una traccia per i posteri, rendendo giustizia al Leader carismatico sopito in ognuno di noi.


Roberta Caglio
Formatrice e Networker




lunedì 7 marzo 2016

I Quadranti della Libertà 3^ Articolo

I Quadranti della Libertà

3^ Articolo


Libertà Finanziaria credo sia, a mio modesto avviso, la Libertà più ambiziosa e meritataalla quale ognuno di noi dovrebbe, sì dovrebbe, ambire.
Da quando, in seguito a molte letture e approfondimenti sui motori di ricerca, sono diventata consapevole che esiste un altro modo di vivere la vita, e che , è proprio quel modo al quale io anelo da molto , molto tempo, la mia vita ha subito un cambiamento di rotta incontrovertibile.
Mi spiego meglio. La maggior parte di noi dopo aver studiato, o è andato alla ricerca di un lavoro, oppure, come nel mio caso, l'aspettava già un impiego nell'azienda di famiglia. 
Sogni ??? Desideri ??? Talenti ??? Non ci ricordiamo neanche piu', qual' era quell'attività che ci faceva vibrare, dove il tempo scorreva così velocemente da non accorgersi che calava la sera, il cosiddetto stato di “Flow”,come amano definirlo gli americani.
E' importante capire questo concetto.
Durante lo stato di Flow, l'attività si fonde completamente con la consapevolezza:
mente e azione sono la stessa cosa; la sua caratteristica principale è quella di provare un senso diffuso di gioia e di piacere.
Ora, una domanda, semplice semplice…
Quanti di voi/noi si riconoscono nel vivere una giornata caratterizzata dal “Flow” ???
Credo , molto onestamente, che pochissimi abbiano i privilegio di viverlo, anzi aggiungerei che, secondo me, molti esseri umani l'hanno provato casualmente ma non
è fa parte della loro vita.

Un'esistenza vissuta all'insegna di esperienze per lo piu' piacevoli , appaganti e gratificanti, quasi in antitesi con quello che si vive oggi, porta vantaggi incredibili non solo dal punto di vista psicologico ma anche sulla salute, sulle relazioni ed incide notevolmente sui risultati rendendoli eccellenti e di successo.

Buona Lettura,

Roberta Caglio

Formatrice e Networker


giovedì 3 marzo 2016

L'Ascolto 2^ Articolo

Strumenti concreti per la Comunicazione Eccellente

L'Ascolto 2

Ascoltare non significa sentire.
Significa prestare attenzione.

Ecco le linee guida per massimizzare le abilità nell'ascolto, ridurre gli errori , ottenere la fiducia delle persone :
  • Non interrompere. ( ma ..ma...ma)
  • Fare domande. E poi stare in silenzio. Concentrati sulla risposta
    e non sui tuoi pensieri.
  • Ascolta senza pregiudizio.
  • Guarda negli occhi e manda dei segnali...ah, capisco, oh ,
    per far capire all'altra persona che stai ascoltando.
  • Ascolta tutto prima di trarre conclusioni
  • Comprendi scopo, dettagli e conclusioni.
  • Ascolto attivo significa interpretare. Interpreta in silenzio
    e prendi appunti.
  • Ascolta anche cio' che non viene detto. Cio' che è implicito è
    talvolta più importante. Il tono è spesso rilevatore.
  • Non parlare a caso ! Pensa, pensa durante le pause.
  • Fai domande per accertarti di aver capito bene.
  • Fai domande per assicurarti che sia stato detto tutto.
  • Dimostra che stai ascoltando attraverso l'azione.
  • Pensa alle soluzioni e non ad aumentare i problemi.
  • Evita le distrazioni. Spegni il cellulare. Fai chiarezza e siedi vicino
    a chi stai per ascoltare.
    Come ascolti ??? ...Questa è sia una domanda che un enigma.
    Il modo con cui si ascolta puo' fare la differenza.
I buoni propositi dell'ascolto sono :
  • Ascoltare allo scopo di capire
  • Ascoltare allo scopo di agire
  • Ascoltare allo scopo di imparare
  • Ascoltare allo scopo di provare piacere
  • Ascoltare allo scopo di ricordare
Sono le parole, il tuo umore, ed il rispetto che hai per quella persona

che incidono sull'efficacia del tuo ascolto.

L'Ascolto 2



L'Ascolto 2

Ascoltare non significa sentire.

Significa prestare attenzione.


Ecco le linee guida per massimizzare le abilità nell'ascolto, ridurre gli errori , ottenere la fiducia delle persone :
  • Non interrompere. ( ma ..ma...ma)
  • Fare domande. E poi stare in silenzio. Concentrati sulla risposta
    e non sui tuoi pensieri.
  • Ascolta senza pregiudizio.
  • Guarda negli occhi e manda dei segnali...ah, capisco, oh ,
    per far capire all'altra persona che stai ascoltando.
  • Ascolta tutto prima di trarre conclusioni
  • Comprendi scopo, dettagli e conclusioni.
  • Ascolto attivo significa interpretare. Interpreta in silenzio
    e prendi appunti.
  • Ascolta anche cio' che non viene detto. Cio' che è implicito è
    talvolta più importante. Il tono è spesso rilevatore.
  • Non parlare a caso ! Pensa, pensa durante le pause.
  • Fai domande per accertarti di aver capito bene.
  • Fai domande per assicurarti che sia stato detto tutto.
  • Dimostra che stai ascoltando attraverso l'azione.
  • Pensa alle soluzioni e non ad aumentare i problemi.
  • Evita le distrazioni. Spegni il cellulare. Fai chiarezza e siedi vicino
    a chi stai per ascoltare.
    Come ascolti ??? ...Questa è sia una domanda che un enigma.
    Il modo con cui si ascolta puo' fare la differenza.
I buoni propositi dell'ascolto sono :
  • Ascoltare allo scopo di capire
  • Ascoltare allo scopo di agire
  • Ascoltare allo scopo di imparare
  • Ascoltare allo scopo di provare piacere
  • Ascoltare allo scopo di ricordare
Sono le parole, il tuo umore, ed il rispetto che hai per quella persona

che incidono sull'efficacia del tuo ascolto.

lunedì 29 febbraio 2016

I Quadranti della Libertà 2


I Quadranti della libertà   2^Articolo


Seguendo il viaggio di Papa Francesco in Messico , in un discorso ad un certo punto ho sentito il Pontefice dire, con mio sommo stupore e con suo grande disappunto,
che l'80% della ricchezza mondiale è nelle mani del 20% della popolazione.
Chi meglio di lui, visitando i Paesi piu' poveri e bisognosi , poteva accorgersi di questo enorme disequilibrio. Il Mondo sta cambiando e , per fortuna, nei nuovi ricchi troviamo,oggi, dei giovani come l'inventore di Facebook o di Google, oppure persone nate povere che con coraggio hanno intrapreso l'attività di Network Marketing.
Come si puo' quindi allargare la forbice tra ricchi e poveri ?!? :-)))
L'unico, vero e duraturo lavoro che si puo' e direi si deve fare è quello sulla consapevolezza. Mi spiego meglio, vi ricordate quando avete deciso di perdere quei chili, smettere di fumare, troncare quella deleteria relazione ???
Ebbene tutte le volte che abbiamo cambiato qualcosa, da quella insignificante a quella
fondamentale, nella nostra vita, quella decisione è stata frutto della consapevolezza profonda che quella determinata cosa o persona era dannosa per noi.
Pensiamoci ...Per diventare Liberi Finanziariamente quali azioni intraprendere ???
Informiamoci, leggiamo , cerchiamo tutto quello che puo' “ aprirci gli occhi “ !!!
Per incominciare ho trovato per voi una storiella, mica tanto, molto significativa.
La Parabola dell'acquedotto.


Buona lettura,
Roberta Caglio

mercoledì 24 febbraio 2016

L'Ascolto 1

L'Ascolto
E' incredibile quanto si possa imparare rimanendo in silenzio.
Si impara molto di piu' ascoltando che parlando.
Iniziamo ad andare a Scuola da piccoli, in quella sede l'apprendimento è tutto insito nell'ascoltare maestri prima, professori poi. Se andiamo col pensiero ad un 'aula , che essa appartenga alla Scuola Primaria o Universitaria poco importa,
possiamo notare quanto l'apprendimento di tutta la nostra vita,
sia basato sull'ascolto. Ebbene si' , in aula vi è una persona alla cattedra che parla, spiega, insegna, e gli allievi seduti ascoltano.
Cosi' dovrebbe essere nella vita. Quando una persona parla a noi spetta il compito di ascoltarla. Come ? Attraverso un ascolto attivo. Cosa si intende per ascolto attivo ? L'ideogramma qui riportato lo chiarisce molto bene.
Si ascolta con Gli Occhi...vuol dire che è un momento dedicato tutto all'altra persona, quella che parla,i miei occhi saranno vivi, attenti a cogliere tutti i micro dettagli , poi con il TU che significa
con tutto te stesso, allontana tutti i diversivi e le distrazioni e sii
presente alla comunicazione. Infine col Cuore,vai in profondità,
approfondisci i contenuti e le emozioni che ti sta trasmettendo l'altra persona.
Puoi risolvere qualsiasi cosa, se impari ad ascoltare il punto di vista altrui.
Vi sono due grandi impedimenti all'ascolto e sono:
-Hai già un'opinione ( della persona con cui parli, o di cio' di cui si parla ) prima di iniziare ad ascoltare.
  • Hai già deciso prima di iniziare ad ascoltare, o prima di ascoltare la storia al completo.
E ben due regole per un ascolto efficace, debbono essere seguite in quest'ordine per diventare un buon ascoltatore:
Ascoltare con l'intenzione di capire l'altro.
Ascoltare con l'intenzione di rispondere.

Roberta Caglio
Formatrice e Networker



martedì 23 febbraio 2016

I quadranti della Libertà 1

I Quadranti della Libertà   ( 1 )


Di questi tempi si sente parlare molto frequentemente di Libertà Finanziaria.
Sarà dovuto alla crisi, con la quale conviviamo da tempo, oppure ai molteplici stimoli che la tecnologia ormai ha apportato alle nostre vite.
Molto probabilmente ,questi ed altri fattori ,scaturiti comunque dai grandi cambiamenti in corso nel 21 secolo, stanno modificando il nostro presente e, credo, anche il nostro futuro.
Ritornando a noi, la libertà finanziaria si riferisce ad uno stato o meglio ad uno stile di vita, dove il tempo è slegato, cioè non dipende, dai soldi e dal nostro lavoro.
Se ci fate caso, ho usato parole come : tempo, la risorsa piu' preziosa che abbiamo,
soldi e lavoro. Approfondiamo questo concetto.
Se noi tutti riavvolgiamo il nastro della nostra vita, quando eravamo piccoli , i consigli o forzature in alcuni casi, dei nostri genitori, generalizzo per essere piu' chiara, sono
stati “ studia piu' che puoi, trovati un posto di lavoro fisso sicuro, stato o banca,
rimani in quel posto fino all'età pensionabile. E' capitato anche a voi ?!? :-)))
Ebbene ora stiamo assistendo ad una crisi che ,essendo strutturale e non congiunturale,
modificherà , che lo vogliamo o no, sia l'assetto professionale che , inevitabilmente, quello personale. Pensiamo per un attimo alla nostra casa. Come è cambiato il mercato
immobiliare. Direi irriconoscibile !!!
Alla fine della guerra, i nostri nonni e poi i nostri genitori, hanno sudato le proverbiali sette camice per costruirsi una casa , piccola o grande, è ininfluente. Oggi la casa è per tutti, o quasi, fonte di problemi poiché essendo una certezza per lo stato , è oggetto di tassazioni e comunque di spese continue.
Ora cambiamo settore e puntiamo la nostra attenzione al posto fisso .
Piano piano le professioni , che fino a 10 anni fa circa erano ambite e numerosissime,
ora stanno pian piano scomparendo, oppure non sono piu' in grado di soddisfare la
richiesta di numeri importanti. Ora anche le banche e la pubblica Amministrazione
stanno effettuando dei tagli al personale.
Il sostantivo Sicurezza è ormai obsoleto, finito.
E' impossibile pensare di affrontare tutto questo con gli strumenti vecchi, vintage direbbe un mio caro amico.
Allora...cosa fare ??? Anche la domanda non è più attuale .
Sostituiamo il verbo “ fare “ con “essere “. Si' per prepararsi al meglio
e avere la flessibilità necessaria per questi nuovi tempi, il cambiamento prima
deve avvenire in noi, essere, poi nelle nostre azioni, fare !!!


Roberta Caglio

Formatrice e Networker